finanziare l'acquisto di una farmacia

FILIPPO MOCCIARO • 2 febbraio 2024

guida rapida per orientarsi

Quando si decide di comprare una farmacia si pone spesso la questione del finanziamento.

Nella maggioranza dei casi si tratta dell’aspetto più importante per realizzare il sogno di diventare titolari.

Per fortuna, le farmacie sono aziende finanziabili con una certa facilità, a patto che la loro gestione sia sana e ben avviata e non vi siano debiti pregressi tali da compromettere la sostenibilità dell’operazione.

Da non sottovalutare il livello di indebitamento dei richiedenti, infatti un eccessivo indebitamento personale di chi richiede il prestito per comprare la farmacia, può essere pregiudizievole per il buon esito finale.

Volendo fornire un esempio, molto indicativo, una volta trovata la farmacia e raggiunto l’accordo con il venditore sul prezzo, è necessario avviare la ricerca del migliore finanziamento per completare l’acquisto della farmacia.

Supponiamo che la farmacia da comprare abbia un giro di affari di 1 milione di euro, in questo caso il finanziamento che si può ottenere ammonta a circa 750 mila euro.

Se il prezzo pattuito è di 1.500.000 di euro, il pagamento del venditore avverrà per metà con il prestito bancario e per metà con mezzi propri dei compratori, i quali dovranno dimostrare alla banca, l’effettiva disponibilità delle somme.

La casistica è in realtà assai variabile, potendo manovrare, compratore e venditore, sui debiti già esistenti, in capo alla farmacia. Questi possono essere accollati dal compratore, riducendo l’importo del prestito da richiedere, oppure possono essere rimodulati con il prestito.

Normalmente la banca richiede di visionare il preliminare di compravendita per aprire l’istruttoria, dovendo – come è giusto - conoscere i termini essenziali dell’accordo tra le parti.

I tempi e le modalità di perfezionamento del finanziamento possono variare da 1 a 2 mesi e condizionano fortemente le trattative, costituendo un evento dal quale dipende l’intera operazione.


5 aprile 2025
La compravendita di una farmacia è un'operazione complessa che richiede competenze specifiche e una conoscenza approfondita del settore. In questo contesto, il ruolo del mediatore si rivela fondamentale per garantire una transazione sicura, trasparente e vantaggiosa per entrambe le parti. Perché affidarsi a un mediatore? * Competenza e professionalità: * Il mediatore è un professionista esperto del settore farmaceutico, in grado di valutare correttamente il valore di una farmacia, individuare potenziali acquirenti o venditori e gestire la trattativa in modo efficace. * La sua conoscenza del mercato e delle normative vigenti garantisce una compravendita in linea con le disposizioni di legge e le prassi consolidate. * Risparmio di tempo e risorse: * Il mediatore si occupa di tutte le fasi della compravendita, dalla ricerca di acquirenti o venditori alla gestione della documentazione, liberando le parti da incombenze burocratiche e amministrative. * Grazie alla sua rete di contatti e alla sua esperienza, il mediatore è in grado di accelerare i tempi della compravendita e di ottimizzare le risorse. * Trasparenza e imparzialità: * Il mediatore agisce come garante dell'equilibrio tra le parti, assicurando una trattativa trasparente e imparziale. * La sua presenza contribuisce a creare un clima di fiducia e collaborazione, facilitando il raggiungimento di un accordo soddisfacente per tutti. * Assistenza e consulenza: * Il mediatore fornisce assistenza e consulenza in tutte le fasi della compravendita, offrendo supporto legale, fiscale e finanziario. * La sua esperienza e la sua conoscenza del settore sono preziose per affrontare eventuali criticità e per prendere decisioni informate. I vantaggi per venditori e acquirenti * Per il venditore: * Il mediatore si occupa di promuovere la vendita della farmacia, individuando potenziali acquirenti qualificati e gestendo le trattative in modo professionale. * La sua competenza nella valutazione del valore della farmacia garantisce una vendita al giusto prezzo di mercato. * Per l'acquirente: * Il mediatore assiste l'acquirente nella ricerca della farmacia ideale, fornendo informazioni dettagliate sulle opportunità disponibili e supportandolo nella valutazione delle diverse opzioni. * La sua conoscenza del settore e delle normative vigenti garantisce un acquisto sicuro e consapevole. In conclusione Il mediatore è un partner strategico per chiunque desideri comprare o vendere una farmacia. La sua competenza, la sua professionalità e la sua imparzialità sono elementi chiave per una compravendita di successo. Affidarsi a un mediatore significa investire nella sicurezza, nella trasparenza e nella redditività della propria operazione.
Autore: FILIPPO MOCCIARO 8 aprile 2024
quando le risorse disponibili sono poche
Autore: FILIPPO MOCCIARO 5 maggio 2023
Quando il farmacista ha deciso di vendere si trova di fronte ad un bivio: vendere ad un privato oppure ad un gruppo. Non si vuole, ovviamente, dare una risposta su quale dei due è migliore ma solamente evidenziare le differenze di approccio da parte di soggetti che attribuiscono alla farmacia, da comprare, un "valore" diverso. Se la farmacia è troppo piccola, la scelta di potenziali compratori si restringe enormemente - evidentemente solo al privato - ma la farmacia che ha un giro di affari medio ed è ubicata in zona ben servita dalle infrastrutture, ha sicuramente una rosa di potenziali compratori decisamente ampia. Innanzitutto sfatiamo il mito che il gruppo paga meglio di un privato! Anzi, poiché la logica che guida gli investimenti del gruppo è squisitamente finanziaria - e quindi speculativa - possiamo dire che il gruppo "compra per rivendere" e quindi deve comprare ad un prezzo non troppo elevato (parleremo in altro post della valutazione economica della farmacia). Il privato farmacista compra per assicurarsi un lavoro ed uno stile di vita, per sé e la sua famiglia. Il gruppo compra decine di farmacie e può permettersi di "mediare" i prezzi di acquisto, mentre il privato farmacista compra una farmacia per vivere! In definitiva dunque, se parliamo di prezzo offerto dal compratore, non è affatto vero che il gruppo paga più del privato. In quanto alla tempistica di conclusione di una compravendita, si può senza dubbio affermare che il gruppo impiega più tempo, dovendo effettuare le necessarie verifiche contabili, giuslavoristiche, fiscali, etc.. Si possono spendere mesi e mesi per raccogliere ed analizzare tutta la documentazione della farmacia, dunque la figura del commercialista, o studio di consulenza, necessariamente assume un ruolo di primaria importanza. Un privato ben intenzionato, trovando la farmacia giusta, può acquistarla in 30 giorni! Sempre che non abbia la necessità di farsi finanziare, in questo caso la sua forza di negoziazione si riduce di parecchio. Altre variabili incidono sulla scelta del compratore, oltre il prezzo ed i tempi. Spesso in maniera determinante. Mi riferisco alle condizioni poste dal farmacista venditore in merito ai dipendenti oppure ai locali o ancora in merito alla prosecuzione del rapporto di lavoro del titolare (o di uno di essi). Chiaramente, più condizioni vengono poste, più la conclusione è difficile. Il gruppo sembra essere il compratore "forte" rispetto al privato, ma la gestione di tutte le variabili sopra descritte (prezzo, tempi, dipendenti, locali, finanziamento eventuale) mostra che, in realtà, l'accordo finale tra venditore e compratore, è frutto di negoziazione intelligente ed attenta, paziente e trasparente.
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