trovare un socio per comprare farmacia

FILIPPO MOCCIARO • 8 aprile 2024

quando le risorse disponibili sono poche

E' da tanti anni che ricevo quotidianamente richieste da centinaia di farmacisti (e non) in cerca di farmacia da comprare, ma nella quasi totalità dei casi, questi non possiedono le somme minime per accedere al finanziamento bancario e completare l'acquisto della tanto agognata farmacia.

Perché rinunciare al sogno di comprarla?

Quando la farmacia individuata - e disponibile alla vendita - ha un giro di affari elevato, così come il suo prezzo, è possibile mettere insieme due o più soggetti per sommare le rispettive disponibilità economiche e procedere con l'acquisto.

I nostri archivi, dopo anni di attività, sono ricchi di nominativi che, volendo, possono diventare soci per comprare la farmacia desiderata. Le grandi città italiane, soprattutto, hanno farmacie con fatturati rilevanti e richieste notevoli, solo unendo le forze sarà possibile acquisirle e gestirle.

Per scendere nel dettaglio numerico e fare alcuni esempi, si può dire che ogni addetto in farmacia sviluppa circa 300 mila euro di fatturato, quindi una farmacia che gira 500-700 mila euro, avrà bisogno di due risorse umane, mentre una farmacia dal giro di 2.000.000, necessiterà di almeno 6-7 risorse umane. Si tratta di una semplificazione, ma sicuramente questo dato è un punto di partenza per ragionare nei termini di cui sopra.

Inoltre, creare un team con differenti compiti può costituire un elemento di forza e di sviluppo del business.

Le formule societarie possono essere differenti ed adattarsi perfettamente a qualunque esigenza particolare.

Le farmacie in vendita, oggi, sono un bene raro, la richiesta è, di gran lunga, superiore. Motivo per cui, quando si trova una farmacia nella zona di gradimento, ma non si ha la forza economica di affrontare l'acquisto da solo, è intelligente valutare di trovare uno o più soci per rilevarla..

Il mio consiglio, dunque, è quello di aprirsi a valutare questa possibilità, altrimenti si rischia di attendere per anni.


5 aprile 2025
La compravendita di una farmacia è un'operazione complessa che richiede competenze specifiche e una conoscenza approfondita del settore. In questo contesto, il ruolo del mediatore si rivela fondamentale per garantire una transazione sicura, trasparente e vantaggiosa per entrambe le parti. Perché affidarsi a un mediatore? * Competenza e professionalità: * Il mediatore è un professionista esperto del settore farmaceutico, in grado di valutare correttamente il valore di una farmacia, individuare potenziali acquirenti o venditori e gestire la trattativa in modo efficace. * La sua conoscenza del mercato e delle normative vigenti garantisce una compravendita in linea con le disposizioni di legge e le prassi consolidate. * Risparmio di tempo e risorse: * Il mediatore si occupa di tutte le fasi della compravendita, dalla ricerca di acquirenti o venditori alla gestione della documentazione, liberando le parti da incombenze burocratiche e amministrative. * Grazie alla sua rete di contatti e alla sua esperienza, il mediatore è in grado di accelerare i tempi della compravendita e di ottimizzare le risorse. * Trasparenza e imparzialità: * Il mediatore agisce come garante dell'equilibrio tra le parti, assicurando una trattativa trasparente e imparziale. * La sua presenza contribuisce a creare un clima di fiducia e collaborazione, facilitando il raggiungimento di un accordo soddisfacente per tutti. * Assistenza e consulenza: * Il mediatore fornisce assistenza e consulenza in tutte le fasi della compravendita, offrendo supporto legale, fiscale e finanziario. * La sua esperienza e la sua conoscenza del settore sono preziose per affrontare eventuali criticità e per prendere decisioni informate. I vantaggi per venditori e acquirenti * Per il venditore: * Il mediatore si occupa di promuovere la vendita della farmacia, individuando potenziali acquirenti qualificati e gestendo le trattative in modo professionale. * La sua competenza nella valutazione del valore della farmacia garantisce una vendita al giusto prezzo di mercato. * Per l'acquirente: * Il mediatore assiste l'acquirente nella ricerca della farmacia ideale, fornendo informazioni dettagliate sulle opportunità disponibili e supportandolo nella valutazione delle diverse opzioni. * La sua conoscenza del settore e delle normative vigenti garantisce un acquisto sicuro e consapevole. In conclusione Il mediatore è un partner strategico per chiunque desideri comprare o vendere una farmacia. La sua competenza, la sua professionalità e la sua imparzialità sono elementi chiave per una compravendita di successo. Affidarsi a un mediatore significa investire nella sicurezza, nella trasparenza e nella redditività della propria operazione.
Autore: FILIPPO MOCCIARO 2 febbraio 2024
guida rapida per orientarsi
Autore: FILIPPO MOCCIARO 5 maggio 2023
Quando il farmacista ha deciso di vendere si trova di fronte ad un bivio: vendere ad un privato oppure ad un gruppo. Non si vuole, ovviamente, dare una risposta su quale dei due è migliore ma solamente evidenziare le differenze di approccio da parte di soggetti che attribuiscono alla farmacia, da comprare, un "valore" diverso. Se la farmacia è troppo piccola, la scelta di potenziali compratori si restringe enormemente - evidentemente solo al privato - ma la farmacia che ha un giro di affari medio ed è ubicata in zona ben servita dalle infrastrutture, ha sicuramente una rosa di potenziali compratori decisamente ampia. Innanzitutto sfatiamo il mito che il gruppo paga meglio di un privato! Anzi, poiché la logica che guida gli investimenti del gruppo è squisitamente finanziaria - e quindi speculativa - possiamo dire che il gruppo "compra per rivendere" e quindi deve comprare ad un prezzo non troppo elevato (parleremo in altro post della valutazione economica della farmacia). Il privato farmacista compra per assicurarsi un lavoro ed uno stile di vita, per sé e la sua famiglia. Il gruppo compra decine di farmacie e può permettersi di "mediare" i prezzi di acquisto, mentre il privato farmacista compra una farmacia per vivere! In definitiva dunque, se parliamo di prezzo offerto dal compratore, non è affatto vero che il gruppo paga più del privato. In quanto alla tempistica di conclusione di una compravendita, si può senza dubbio affermare che il gruppo impiega più tempo, dovendo effettuare le necessarie verifiche contabili, giuslavoristiche, fiscali, etc.. Si possono spendere mesi e mesi per raccogliere ed analizzare tutta la documentazione della farmacia, dunque la figura del commercialista, o studio di consulenza, necessariamente assume un ruolo di primaria importanza. Un privato ben intenzionato, trovando la farmacia giusta, può acquistarla in 30 giorni! Sempre che non abbia la necessità di farsi finanziare, in questo caso la sua forza di negoziazione si riduce di parecchio. Altre variabili incidono sulla scelta del compratore, oltre il prezzo ed i tempi. Spesso in maniera determinante. Mi riferisco alle condizioni poste dal farmacista venditore in merito ai dipendenti oppure ai locali o ancora in merito alla prosecuzione del rapporto di lavoro del titolare (o di uno di essi). Chiaramente, più condizioni vengono poste, più la conclusione è difficile. Il gruppo sembra essere il compratore "forte" rispetto al privato, ma la gestione di tutte le variabili sopra descritte (prezzo, tempi, dipendenti, locali, finanziamento eventuale) mostra che, in realtà, l'accordo finale tra venditore e compratore, è frutto di negoziazione intelligente ed attenta, paziente e trasparente.
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